Dorsoduro

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Dorsoduro, Venezia

Dorsoduro è uno dei sei sestieri di Venezia, noto per il suo fascino artistico e per essere uno dei distretti più tranquilli e pittoreschi della città. Situato sulla sponda meridionale del Canal Grande, Dorsoduro confina con il sestiere di San Polo e il Canale della Giudecca, offrendo viste spettacolari e scorci romantici di Venezia.

Questo distretto è ricco di importanti istituzioni culturali e artistiche. Tra queste, spicca la Galleria dell’Accademia, che ospita una delle collezioni più importanti di pittura veneziana, con opere che vanno dal XIV al XVIII secolo. Altri punti di interesse culturale includono la Collezione Peggy Guggenheim, uno dei musei più importanti di arte moderna in Europa, situato in uno splendido palazzo sul Canal Grande che ospita capolavori di Picasso, Pollock e molti altri artisti del XX secolo.

Dorsoduro è famoso anche per la sua vita notturna, con i suoi numerosi bar e ristoranti che offrono una vivace scena sociale, particolarmente apprezzata dagli studenti dell’Università Ca’ Foscari e dell’Accademia di Belle Arti, entrambe situate nel distretto.

Il quartiere ospita anche magnifiche chiese, come la Basilica di Santa Maria della Salute, eretta come ringraziamento per la fine di una terribile epidemia di peste nel XVII secolo, e San Sebastiano, nota per i suoi affreschi del Veronese.

Per gli appassionati di passeggiate, Dorsoduro offre le Zattere, un lungomare che si estende lungo il lato meridionale del distretto, popolare tra veneziani e visitatori per le sue viste mozzafiato sul Canale della Giudecca e per i suoi caffè all’aperto, dove si può godere del sole e del passaggio delle barche.

Dorsoduro combina l’eleganza dell’arte e della storia con il fascino della vita quotidiana veneziana, rendendolo una destinazione imperdibile per chi visita la Serenissima.

Gallerie dell'Accademia

Le Gallerie dell’Accademia a Venezia rappresentano uno dei musei d’arte più importanti in Italia e una destinazione imperdibile per gli appassionati d’arte, specialmente per coloro che ammirano il Rinascimento veneziano. Situata nel distretto di Dorsoduro, questa galleria ospita una delle collezioni più ricche di pittura veneziana, che spazia dal XIV al XVIII secolo.

La fondazione delle Gallerie risale al 1750, quando la Repubblica di Venezia decise di istituire un’accademia di belle arti, includendo una scuola con una galleria annessa per ospitare le opere d’arte che dovevano servire da esempi per gli studenti. Nel corso dei secoli, la collezione è stata arricchita attraverso donazioni, acquisizioni e trasferimenti di opere da chiese e conventi soppressi, specialmente a seguito della caduta della Repubblica di Venezia e durante il periodo napoleonico.

Il nucleo della collezione è la pittura veneziana, con capolavori di artisti come Giovanni Bellini, Giorgione, Tiziano Vecellio, Tintoretto, Paolo Veronese e molti altri. Tra le opere più famose ospitate nelle Gallerie dell’Accademia vi è “La Tempesta” di Giorgione, un paesaggio enigmatico che continua a stimolare il dibattito tra gli storici dell’arte, e il ciclo di tele di Carpaccio, che narra storie di santi e cavalieri con dettagli narrativi vividi.

Le gallerie ospitano anche il famoso “Uomo Vitruviano” di Leonardo da Vinci, uno studio sulle proporzioni del corpo umano che illustra i principi di simmetria e proporzione teorizzati dall’architetto romano Vitruvio. Questo disegno è esposto solo occasionalmente a causa della sua fragilità e della necessità di preservarlo in condizioni ottimali.

Visitare le Gallerie dell’Accademia offre non solo l’opportunità di ammirare capolavori dell’arte rinascimentale e barocca, ma anche di esplorare l’evoluzione della scuola di pittura veneziana, con la sua caratteristica luminosità, colori vivaci e approccio innovativo alla composizione e alla prospettiva. È un’esperienza che consente di immergersi nella storia e nella cultura di Venezia, rendendo palpabile il legame indissolubile tra la città e il suo patrimonio artistico.

Chiesa della Salute

La Basilica di Santa Maria della Salute, comunemente conosciuta semplicemente come la Salute, è uno dei simboli più iconici di Venezia. Questa straordinaria chiesa barocca siede maestosamente alla foce del Canal Grande, offrendo una vista indimenticabile a chi si avvicina via acqua. La sua silhouette distintiva, caratterizzata da una massiccia cupola e dalle eleganti volute che sembrano ancorare la struttura alla sua fondazione, la rende un punto focale nel paesaggio urbano veneziano.

La Salute fu costruita come offerta votiva per la liberazione della città da un’epidemia particolarmente devastante di peste tra il 1630 e il 1631. Il Senato Veneziano decretò che una nuova chiesa sarebbe stata costruita e dedicata alla Madonna della Salute (Salute in italiano), che fu invocata per protezione contro la malattia. L’illustre architetto Baldassare Longhena prese in carico questo ambizioso progetto, e il suo design riflette la piena grandezza del Barocco veneziano, simboleggiando le aspirazioni della Repubblica di Venezia verso il cielo e la sua gratitudine per la liberazione della città dalla peste. La costruzione iniziò nel 1631 e fu completata nel 1687, molto dopo la morte di Longhena.

I visitatori della Salute sono accolti dal suo interno spazioso e pieno di luce, che è disposto a forma di croce latina con una grande cupola sopra l’incrocio. L’interno ospita diverse magnifiche opere d’arte, inclusi dipinti di Tiziano e Tintoretto, che contribuiscono alla reputazione della chiesa come tesoro dell’arte veneziana. L’altare, progettato dallo stesso Longhena, è un capolavoro di lavorazione del marmo, caratterizzato da una iconica statua della Vergine Maria, che veglia sulla città.

Uno degli eventi annuali più significativi associati alla Salute è la Festa della Madonna della Salute, che si tiene ogni 21 novembre. Questa festa vede i veneziani di tutte le estrazioni sociali partecipare a un pellegrinaggio alla chiesa, attraversando un ponte pontone temporaneo che copre il Canal Grande. L’evento è una tradizione profondamente sentita che commemora la fine della peste ed è un’espressione della devozione duratura della città alla Vergine Maria. Durante la festa, l’area intorno alla Salute diventa un luogo vivace di celebrazione, con bancarelle che vendono candele, fiori e vari oggetti religiosi.

La Salute non è solo una chiesa, ma un simbolo di speranza e resilienza per il popolo di Venezia. La sua bellezza duratura e il significato storico la rendono una tappa obbligata per chiunque viaggi in questa città incantevole, offrendo spunti sul ricco patrimonio culturale di Venezia e sulla memoria collettiva dei suoi abitanti.

Peggy Guggenheim

Peggy Guggenheim è stata una prominente collezionista d’arte americana, bohémienne e socialite. È diventata una delle figure più influenti nell’arte del XX secolo, in particolare per il suo ruolo significativo nella promozione dell’arte moderna europea e americana. La collezione di Peggy Guggenheim a Venezia è ospitata nel Palazzo Venier dei Leoni, un palazzo del XVIII secolo sul Canal Grande a Venezia, Italia, che è stato la sua casa per tre decenni.

La Collezione Peggy Guggenheim è tra i musei più importanti in Italia per l’arte europea e americana della prima metà del XX secolo. Include opere di importanti artisti moderni come Picasso, Pollock, Kandinsky, Miró e Magritte, tra gli altri. Il museo fa parte della Solomon R. Guggenheim Foundation, fondata dallo zio di Peggy Guggenheim, Solomon, a New York.

La vita di Peggy Guggenheim è stata altrettanto eclettica e affascinante quanto la sua collezione d’arte. Nata in una ricca famiglia newyorkese nel 1898, ha ereditato una sostanziale fortuna dopo la morte di suo padre sul Titanic. Guggenheim ha utilizzato questa fortuna per ammassare un’ampia collezione di arte moderna, influenzata dalle sue conoscenze personali con artisti e scrittori d’avanguardia in Europa e negli Stati Uniti.

Il Palazzo Venier dei Leoni, dove è ospitata la sua collezione, è un palazzo incompiuto che Peggy Guggenheim ha acquistato nel 1949. È diventato non solo la sua casa, ma anche un salotto per artisti e scrittori e, infine, un museo aperto al pubblico. Il contributo di Peggy Guggenheim al mondo dell’arte attraverso la sua collezione, il suo mecenatismo e la promozione dei movimenti d’arte d’avanguardia non può essere sopravvalutato. È morta nel 1979, e le sue ceneri sono sepolte nel giardino del palazzo, accanto alle tombe dei suoi amati cani.